mercoledì 1 giugno 2011

due incontri



Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.

Bartimeo è fermo. È cieco, quindi ha difficoltà a muoversi, a sapere dove andare. La cecità nella Scrittura ha sempre un senso anche spirituale: è l’incapacità di vedere la strada, di individuare una direzione. Può essere un ostacolo anche nel vedere Dio, ma come un cieco può farsi aiutare da altri, anche un non-vedente-Dio può sentire attraverso altri la vicinanza di Dio, a patto che gli altri non siano ciechi a loro volta.

            Può forse un cieco guidare un altro cieco? Lc 6, 39 

cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».

Gesù viene chiamato ‘figlio di Davide’. Un titolo particolare, perché nella Scrittura il discendente (figlio) di Davide è identificato con il Messia.

Riferirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: … Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai con i tuoi padri, io assicurerò dopo di te la discendenza uscita dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio. II Sam 7, 8-14

Non mi sembra che i discepoli dessero per scontata l’identificazione di Gesù con il Messia, quindi ci si sarebbe aspettato quantomeno un po’ di stupore nel sentire qualcuno che lo considera tale, invece si limitano a considerarlo un disturbatore.

Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte.

Dal testo non si capisce se tra i molti che rimproveravano Bartimeo ci fossero anche i discepoli, ma è possibile. D’altra parte spesso i discepoli non sono dei modelli di accoglienza e ricevono rimproveri a loro volta da Gesù:

Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. mc 10, 13-14

Gesù …mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. Lc 9, 51-55


gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.

Getta via il mantello e balza in piedi. Due gesti molto espliciti, molto decisi da parte di Bartimeo, soprattutto considerando che il mantello per un mendicante era uno dei pochi beni posseduti.

Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Es 22, 25

Il gesto di Bartimeo indica considerazione riguardo a Gesù. È disposto a lasciare tutto pur di incontrarlo. Resta però da capire qual è il motivo che spinge Bartimeo. È interessato a Gesù o è interessato a guarire?

Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».

La domanda di Gesù, che appare scontata, in realtà esprime da parte di Gesù una disponibilità a fare davvero qualcosa per Bartimeo, il cui problema fondamentale è quello di essere cieco. Se un cieco mi chiamasse e gli chiedessi ‘cosa posso fare per te?’, non mi aspetterei assolutamente che lui mi chiedesse di guarirlo dalla cecità. E d’altra parte neppure a lui verrebbe in mente di chiedermelo. Se Bartimeo invoca Gesù e se Gesù gli fa questa domanda è perché in entrambi c’è la consapevolezza che Gesù possa fare quello che a un altro sarebbe impossibile.


E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato».

Bartimeo riconosce in Gesù la possibilità di guarirlo dalla cecità, ma ‘Fede’, così come lo intende Gesù, non è un generico credere nell’esistenza di Dio (cosa che non porta nessuna conseguenza pratica nella nostra vita), piuttosto un fidarsi delle sue possibilità. E d’altra parte il miracolo non è neppure un’azione totalmente autonoma da parte di Dio, ma richiede una nostra collaborazione, il fidarsi da parte nostra. È interessante vedere che quando Gesù va a Nazareth, dove lo conoscono nella sua realtà umana perché lì è cresciuto, ma dove fanno fatica a riconoscere in lui la divinità, succede che

non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Mc 6, 6

E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Il segnale che Bartimeo non vuole solo da Gesù la guarigione è la sua iniziativa di seguirlo. Avrebbe potuto ringraziarlo e tornarsene felice a casa. Invece lo segue.

Poco prima, nel vangelo di Marco (10, 17-22), c’è stato un altro incontro di Gesù. Può essere interessante mettere a confronto questi due incontri, perché contengono atteggiamenti diversi da parte dei protagonisti e esiti opposti.

un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui,

Bartimeo chiama Gesù con un titolo messianico. Questo tale addirittura gli si inginocchia davanti, gesto molto impegnativo, perché indica l’atteggiamento di adorazione, che di per sé può essere rivolto solo a Dio.

Maestro buono … Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.

Risposta di Gesù è molto curiosa: Solo Dio è buono, quindi o non devi chiamarmi così, oppure chiamandomi buono mi riconosci come Dio?

Heinrich Hofman

Tu conosci i comandamenti: … «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».

Gesù presenta i due livelli principali della vita cristiana: il livello morale e il livello relazionale. Nel primo il cristiano mette in pratica i comandi di Dio, ma nel secondo a questo aggiunge anche il legame affettivo, relazionale, personale: Gesù lo amò. Parte lui per primo, ma l’amare si attende sempre l’essere amato, anche se non sempre questa risposta avviene. Infatti, in questo caso:

Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Bartimeo parte da seduto, incontra Gesù e finisce camminando e seguendolo. Questo ricco parte correndo, incontra Gesù e finisce allontanandosi in un’altra direzione. Causa: nonostante Gesù lo ami, lui ama di più i suoi ‘molti beni’. In questo Bartimeo è più libero: quel poco che ha lo getta via per seguire Gesù.

Non rimane per noi che chiederci a quale di questi due somigliamo di più.


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