Dalle «Istituzioni» di san Colombano, abate
(Istr. 12, 2-3)
Quanto sono beati, quanto sono felici «quei servi che il Signore, al suo
ritorno, troverà ancora svegli»! (Lc 12, 37). Veglia veramente beata
quella in cui si è in attesa di Dio, creatore dell'universo, che tutto
riempie e tutto trascende!
Volesse il cielo che il Signore si degnasse di
scuotere anche me,
meschino suo servo, dal sonno della mia mediocrità
e
accendermi talmente della sua divina carità
da farmi divampare del suo
amore sin sopra le stelle,
sicché ardessi dal desiderio di amarlo sempre
più,
né mai più in me questo fuoco si estinguesse!
Volesse il cielo che
i miei meriti fossero così grandi
che la mia lucerna risplendesse
continuamente di notte nel tempio del mio Dio,
sì da poter illuminare
tutti quelli che entrano nella casa del mio Signore!
O Dio Padre, ti prego
nel nome del tuo Figlio Gesù Cristo,
donami quella carità che non viene
mai meno,
perché la mia lucerna si mantenga sempre accesa, né mai si
estingua;
arda per me, brilli per gli altri.
Dégnati, o Cristo, dolcissimo nostro Salvatore,
di accendere le nostre
lucerne:
brillino continuamente nel tuo tempio
e siano alimentate sempre
da te che sei la luce eterna;
siano rischiarati gli angoli oscuri del
nostro spirito
e fuggano da noi le tenebre del mondo.
Dona, dunque, o Gesù mio, la tua luce alla mia lucerna,
perché al suo
splendore mi si apra il santuario celeste, il santo dei santi,
che sotto
le sue volte maestose accoglie te, sacerdote eterno del sacrificio
perenne.
Fa' che io guardi, contempli e desideri solo te;
solo te ami e solo te
attenda nel più ardente desiderio.
Nella visione dell'amore il mio desiderio si spenga in te
e al tuo
cospetto la mia lucerna continuamente brilli ed arda.
Dégnati, amato nostro Salvatore, di mostrarti a noi che bussiamo,
perché,
conoscendoti, amiamo solo da te,
te solo desideriamo,
a te solo pensiamo
continuamente,
e meditiamo giorno e notte le tue parole.
Dégnati di
infonderci un amore così grande,
quale si conviene a te che sei Dio e
quale meriti che ti sia reso,
perché il tuo amore pervada tutto il nostro
essere interiore
e ci faccia completamente tuoi.
In questo modo non saremo
capaci di amare altra cosa all'infuori di te, che sei eterno,
e la nostra
carità non potrà essere estinta dalle molte acque di questo cielo,
di
questa terra e di questo mare,
come sta scritto: «Le grandi acque non
possono spegnere l'amore» (Ct 8, 7).
Possa questo avverarsi per tua grazia, anche per noi,
o Signore nostro Gesù
Cristo, a cui sia gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
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