domenica 8 aprile 2012

adesso non basteranno più le labbra...

Bisogna trovarsi un posto in una qualche chiesa, dove la grande preghiera si compia nella dovuta maestà, con molte al­tre anime sorelle che preghino accanto. L'anima è vinta; è sopraffatta dalla forza con cui il santo dramma pasquale preme sui suoi sentimenti: se una preghiera collettiva non la sostiene, se il culto non interpreta per essa l'inenarrabile gemito, essa resterà muta e esterrefatta. Troppo c'è da os­servare, da meditare, da rivivere.
Giovedì Santo: è il mistero della sera che raccolse il testa­mento di lui, il congedo, l'addio, straziante di consapevolezza, di tenerezza, di sforzo per rimanere, per ritornare. Allora, allo­ra sgorgano le parole in cui tutta fluisce la Vita; e si infonde, si nasconde nel Pane e nel Vino.
Venerdì Santo, giorno grande ed amaro. Nessuna liturgia ha la potenza di questo giorno. Tutto vi è esaltato ad un solo scopo: esprimere e ricordare la morte del Salvatore.
Sabato Santo: perché siete assopiti dall'accidia dell'ora: perché distratti dal turbine delle cose? Perché dormite? Non vedete che Cristo è alto sopra il Cielo come un Sole in meriggio?


Albrecht - resurrezione
Pasqua di Risurrezione: liturgia della novità! Liturgia del­l'ineffabile! Liturgia della gioia! Liturgia della bellezza! Litur­gia della luce, della pace, della speranza, della vita! L'anima che contempla vuol tutto dire e ancora balbetta, canta e le esce un solo grido dal petto: alleluia! Cristo è risorto: trionfo unico, defi­nitivo, universale della vita; scaturigine d'inesausta gioia e d'indicibile speranza. E come finirà questo tripudio di vita, per noi che restiamo nella valle di lacrime? Come riprenderemo contatto con la vita terrena? Quale ritorno! Ritornare da un sepolcro trasformato in porta per la vita immortale: la novità deve per sempre rimanere!
Cristo è la luce. Cristo è il giorno. Che dire? Un solo grido: alleluia! Una luce forte e calda emana da lui. Ora la vita è bel­la.
Alleluia!
Il mistero dell'aldilà rimane, ma questa vita ne è rischiarata!
Alleluia!
Cristo è apparso con le braccia distese e le mani forate.
E ci dice: questa è la forma, questo è l'esempio.
Dovunque è la Croce. Dovunque è la luce di vita.
Bisogna esser crocifissi con lui per risorgere con lui.

Paolo VI, papa

4 commenti: