Mio caro Malacoda,
nella tua lettera hai accennato per caso
che, dal momento della sua conversione, il tuo paziente ha continuato a frequentare
una chiesa, e una sola, e che non ne è completamente soddisfatto. Posso
chiederti che cosa stai facendo? Perché non mi fai pervenire rapporti sulle
cause della sua fedeltà alla chiesa parrocchiale? Non capisci che ciò, se non è
dovuto a indifferenza, è una cosa molto brutta? Certamente sai che se non si
riesce a curare un uomo dall’andare in chiesa, la cosa migliore è mandarlo per
tutto il vicinato in cerca di una chiesa che ‘vada bene’ per lui, affinchè
diventi un buongustaio e un esperto in chiese. Le ragioni sono ovvie. In primo
luogo l’organizzazione parrocchiale dovrebbe essere sempre attaccata perché
essendo un’unità di luogo e non di simpatie, porta insieme gente di diverse
classi e di differente psicologia in quel genere di unità che il Nemico desidera.
Il principio della congregazione, d’altro lato, riduce ogni chiesa a una specie
di circolo, e infine, se tutto va bene, in un’accolita o fazione. In secondo
luogo la ricerca di una chiesa ‘che vada bene per lui’ fa dell’uomo un critico
là dove il Nemico lo vuole scolaro. Dal laico in chiesa egli vuole un
atteggiamento che può, si, essere critico nel senso che rifiuta ciò che è falso
o inutile, ma che è assolutamente privo di critica nel senso che non valuta,
non perde tempo a pensare ciò che rifiuta, ma si apre in una recettività umile,
priva di commento su qualsiasi nutrimento venga somministrato. (tu vedi quanto
basso, quanto privo di spiritualità, quanto irrimediabilmente volgare è il
Nemico!). Codesto atteggiamento, specialmente durante le prediche, crea la
condizione (assai ostile a tutta la nostra politica) nella quale i luoghi
comuni diventano veramente udibili dall’anima umana. È difficile trovare una
predica, un libro che possa non essere pericoloso per noi, qualora venga
accolto con tale atteggiamento dello spirito. Perciò ti prego di muoverti e di
far fare a questo sciocco il giro di tutte le chiese del vicinato al più presto
possibile. Il rapporto di quanto hai fatto finora non ci ha molto soddisfatto.
Mi sono informato, all’ufficio, delle
due chiese che gli sono più vicine. Ambedue si raccomandano per qualche cosa. Nella
prima il parroco è un uomo che si è talmente occupato, per molto tempo, di
annacquare la fede per renderla più facile per una parrocchia che crede
incredula e di dura cervice, che ora è lui a stupire i suoi parrocchiani per la
sua mancanza di fede, e non viceversa. Egli ha minato il cristianesimo di più
di un’anima. Anche il suo modo di comportarsi durante le funzioni è ammirevole.
Al fine di risparmiare ai laici tutte le difficoltà, ha abbandonato il
lezionario e i salmi d’obbligo, ed ora, senza accorgersene, gira e rigira
incessantemente intorno alla piccola macina dei suoi quindici salmi preferiti e
delle sue venti lezioni favorite. Siamo perciò al sicuro dal pericolo che
qualsiasi verità non già conosciuta a lui o al suo gregge possa mai giungere
loro attraverso la Scrittura. Ma forse il tuo paziente non è stupido abbastanza
per questa chiesa.
Nell’altra chiesa troviamo padre Spike. Gli
esseri umani si trovano spesso in imbarazzo e non riescono a capire fin dove
arrivano le sue opinioni, perché un giorno è comunista e il giorno seguente non
lontano da una specie di fascismo teocratico. Un giorno tutto politica, il
giorno dopo proclama che tutti gli stati di questo mondo sono allo stesso modo ‘sotto
il giudizio’. Noi naturalmente vediamo l’anello di congiunzione, che è l’Odio. Quell’uomo
non può risolversi a predicare cose che non siano dirette a impressionare, a
recare dispiacere o imbarazzo, a umiliare i suoi genitori o i suoi amici. Una predica
che questa gente potesse accettare sarebbe per lui insipida né più né meno di
una poesia che essi fossero in grado di scandire. Ma ti devo mettere sull’avviso
che ha un difetto fatale: egli crede davvero. E ciò potrebbe rovinare tutto.
Ma codeste due chiese hanno in comune
una cosa: quella di essere entrambe chiese di partito. Mi pare di averti già
avvertito prima che il tuo paziente, se non lo si può tenere lontano dalla
chiesa, dovrebbe almeno essere violentemente attaccato a qualche partito nel
suo ambito. Non intendo riferirmi alle questioni strettamente dottrinali;
quanto a quelle, più tiepido sarà e meglio è. Non è sulla dottrina che noi
principalmente ci fidiamo per produrre la malevolenza. Invece è un vero
godimento far scoppiare l’odio fra coloro che dicono ‘messa’ e coloro che
dicono ‘santa comunione’, mentre nessuno di loro potrebbe chiarire la
differenza tra la dottrina, ad esempio, di Hooker e quella di san Tommaso d’Aquino
in un modo che possa apparire ragionevole per almeno cinque minuti. E tutte le
cose puramente indifferenti (le candele, i vestimenti o che so io) sono un
terreno meraviglioso per le nostre attività. Abbiamo allontanato per sempre
dalla mente degli uomini ciò che quel tipo pestilenziale di Paolo soleva
insegnare sui cibi e sulle altre cose non essenziali, vale a dire che l’essere
umano che non ha scrupoli dovrebbe sempre cedere di fronte a chi invece li ha. Tu
forse pensi che non potevamo non vedere l’applicazione che se ne doveva fare. Ti
aspetteresti di trovare che il fedele che appartiene alla chiesa ‘bassa’ faccia
la genuflessione e il segno di croce per timore che la coscienza del fratello
della chiesa ‘alta’ fosse tentato di irriverenza, e che chi appartiene alla
chiesa ‘alta’ si astenga da quegli esercizi per non tradire il fratello della
chiesa ‘bassa’ e tentarlo di idolatria. Così sarebbe avvenuto se non avessimo
lavorato senza posa. Senza un tale lavoro, la varietà di usi nella chiesa di
Inghilterra sarebbe divenuta un vero semenzaio di carità e di umiltà.
Tuo affezionatissimo zio
Berlicche
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