venerdì 31 gennaio 2014

sulla via del mare


Mt 4, 12-23

Quando Gesù seppe che Giovanni Battista era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali

Gesù va ad abitare in Galilea, a Cafarnao, villaggio molto interessante, anche per la storia delle scoperte archeologiche che vi sono state effettuate. Praticamente sconosciuta fino al 1863, vi furono effettuati scavi nel 1866 (riguardanti la sinagoga), e negli anni 1921-25 (riguardanti la chiesa bizantina) ma solo dal 1968 si è intrapresa una campagna di scavi che ha portato alla scoperta del villaggio dell’epoca di Gesù e della casa di Pietro. 


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perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

E' molto significativa la scelta fatta da Gesù: la Galilea era, tra le tre regioni in cui era divisa la Palestina, quella più a nord, e soprattutto quella più ‘meticcia’, abitata non solo da ebrei osservanti, ma anche da samaritani e pagani. Era quindi una regione cosmopolita, in cui convivevano, oltre a popolazioni diverse, diverse esperienze religiose. Gesù, scegliendo di abitare in Galilea e iniziando lì la sua vita pubblica, si allontana l’ambiente rassicurante della lunghissima tradizione di Israele e si tuffa nel mondo caotico, confuso e ricco di proposte e contraddizioni della regione galilaica. Un mondo e una regione guardata con diffidenza dalla tradizione osservante israelitica. Un popolo che abita ‘nelle tenebre’.
Gesù sceglie la 'via del mare': Cafarnao è sulle rive del mare di Tiberiade (in realtà un lago), e molti degli eventi successivi della vita pubblica di Gesù si svolgeranno sul mare. Ma il mare nella cultura e storia biblica è il simbolo della vita, con le sue risorse e con i suoi pericoli (Cafarnao è un paese di pescatori, ma anche il Mediterraneo è fondamentale nella vita della Palestina. Non dimentichiamo l'importanza del mar Rosso nella storia ebraica). Cafarnao inoltre 'si trovava presso una delle principali arterie che collegavano la Galilea con Damasco. Questo è provato dalla scoperta di una pietra miliare con un'iscrizione latina dell'imperatore Adriano'. fonte
Lì, in Galilea, Gesù inizia il suo ministero, la sua vita pubblica. Lo fa annunciando ‘il regno dei cieli’, ma aggiungendo che questo regno dei cieli ‘è vicino’. Cosa questo voglia dire è ancora misterioso, e si definirà negli eventi seguenti.

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 


Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Gesù inizia da solo, ma presto comincia a chiamare dei ‘collaboratori’, dei discepoli, degli allievi, come faceva ogni rabbì del tempo. Con due differenze notevoli: la prima è che erano i discepoli a scegliere il maestro. Nel caso di Gesù i ruoli si invertono, è lui che sceglie. La seconda differenza sta nel fatto che li chiama non solo perché lo seguano, ma da subito li destina ad avere un futuro ruolo attivo: ‘vi farò pescatori di uomini’. Espressione oscura anche questa, i cui contorni e significati si chiariranno solo molto più tardi.

2 commenti:

  1. Sono tornato adesso da casa di un amico prete in cui giganteggia proprio la tua foto di apertura, quella aerea di Cafarnao.

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