Mc 1, 12-15
È fuor di dubbio che bisogna combattere le grandi tentazioni con un
coraggio travolgente, e la vittoria che ne riporteremo ci sarà di molto aiuto;
tuttavia avviene che si tragga un profitto ancora maggiore nel combattere le
piccole. Il motivo è intuibile: le prime sono grandi, le seconde sono tante.
I
lupi e gli orsi sono senza dubbio più pericolosi delle mosche, ma quanto a
farci esercitare la pazienza le mosche li superano di molto!
È facile non essere assassini, ma molto difficile evitare le piccole
collere.
È abbastanza facile non cadere in adulterio, ma non altrettanto facile
impedirsi le occhiate.
È abbastanza facile non profanare il letto matrimoniale,
ma non altrettanto non compromettere l’amore matrimoniale.
È facile non rubare
i beni altrui, non altrettanto non desiderarli e non corteggiarli.
È molto
facile non portare falsa testimonianza in tribunale, non altrettanto non
mentire in conversazione.
Molto facile non ubriacarsi, non altrettanto
mantenersi sobri.
Molto facile non desiderare la morte altrui, non altrettanto
non desiderargli qualche accidente.
Si può concludere che le piccole tentazioni
di collera, di sospetto, di gelosia, di invidia, di antipatia, di stranezza, di
vanità, di doppiezza, di astuzia, di pensieri indecenti, sono abituali anche
per coloro che sono già più incamminati nella vita spirituale e più risoluti!
Ecco perché è necessario che ci prepariamo con grande cura a questo
combattimento; sii certa che tutte le vittorie che riporterai contro questi
piccoli nemici, saranno tante pietre preziose incastonate nella corona di
gloria che Dio ti prepara in paradiso. Ecco perché, in attesa di lottare bene e
con valore contro le grandi tentazioni, se verranno, nel frattempo difendiamoci
bene da questi piccoli e deboli attacchi.
san Francesco di Sales - Filotea
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