Nella realtà
della sua grandezza e della sua gloria ineffabile nessuno potrà vedere Dio e
vivere (cfr. Es 33, 20). Il Padre infatti è inaccessibile. Ma nel suo amore,
nella sua bontà e nella sua potenza è giunto fino a concedere a coloro che lo
amano il privilegio di poterlo vedere. Ed è proprio questo che annunziavano i
profeti, poiché «ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio» (Lc 18,
27). L'uomo infatti con le sue sole forze non può vedere Dio. Ma se Dio lo
vuole, nell'abisso della sua volontà, si lascia vedere da chi vuole, quando
vuole e come vuole. Dio ha potere su tutti e su ogni cosa. Si rese un tempo accessibile
in visione profetica per mezzo del suo Spirito Santo, si lascia vedere ora
mediante il suo Figlio, dando l'adozione a figli. Sarà visto, infine, nel regno
dei cieli nella pienezza della sua paternità. Lo Spirito Santo infatti prepara
gli uomini nel Figlio. Il Figlio li conduce al Padre. Il Padre dona
l'incorruttibilità e la vita eterna che derivano dalla visione di Dio per
coloro che lo vedono. Come coloro che vedono la luce sono nella luce, e
partecipano al suo splendore e ne colgono la chiarezza, così coloro che vedono
Dio, sono in Dio e ricevono il suo splendore. Lo splendore di Dio dona la vita:
la ricevono coloro che vedono Dio.
sant'Ireneo
di Lione, Contro le eresie
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